Aylan, il bimbo morto sulla spiaggia La famiglia sognava il Canada
Ma quale Europa Unita?
Quale solidarietà tra i popoli?
Quale umanità?
Se succedono fatti così orribili ho paura che non c’è più speranza per noi esseri umani.
L’immagine di questo bimbo sulla spiaggia mi fa letteralmente piangere.
La verità è che ci sono troppe persone che non sanno e non vogliono per niente al mondo guardare oltre il loro bel “giardino”.
A loro non importa un fico secco dei disperati che fuggono da guerre, miseria e fame.
Poi ci sono gli “sciacalli” capaci di cavalcare in maniera rivoltante una tragedia immane come quella dell’immigrazione al solo scopo di racimolare schifosi consensi elettorali contando sulla paura e sull’ignoranza delle persone.
Magari qualcuno (che evito di nominare per non vomitare all’istante) potrebbe utilizzare questa foto per una delle sue “simpatiche” felpe.., dopo quella della “ruspa” potrebbe trovarla utile per i suoi stupidi “messaggi”!!!?
Io gli consiglierei invece di incorniciarla e di metterla sul suo comodino e di guardarla ogni sera prima di addormentarsi (se ci riesce..), forse potrebbe “illuminarlo” e farlo smettere di dire certe idiozie sulle reti televisive (e questo naturalmente vale anche per tutti i fascio-razzisti al suo seguito).
Il mondo è di tutti anche dei più miserabili, ed è giusto che sia così.
Non serve tirare su muri o proteggere con barriere di filo spinato i propri confini perché niente potrà fermare questo esodo biblico.
Tutti hanno il diritto di provare a vivere da qualche altra parte se nel loro paese regna l’ORRORE.
Spero che i sordi governanti europei (ma non solo europei) lo capiscano al più presto e trovino una soluzione per accogliere in maniera decente queste povere e sfortunate persone.
Doveroso ricordare oggi ciò che non si sarebbe mai voluto vedere nella vita.
Ognuno di noi sa cosa successe quel giorno, quali sono state le motivazioni che hanno spinto un manipolo di incoscienti a schiantarsi con aerei di linea sulle Twin Towers e sul Pentagono e quanta sofferenza e morti innocenti causarono con quel loro gesto estremo.
Ognuno di noi ha poi potuto “gridare” la propria personale condanna al terrorismo, da qualunque parte arrivi.
Mi sta bene partecipare a questa triste ricorrenza e sentirmi ancora oggi idealmente vicino a chi ha sofferto e perduto i propri cari in quell’attacco così incredibile quanto ignobile, ma credo sia altrettanto giusto ricordare nel contempo un altro “11 Settembre” che causò un più grave numero di vittime fra morti, torturati ed esliati.. Cile 11 settembre 1973.
Inizia il colpo di stato militare con la dittatura diPinochet:: oltre 30.000 morti, arresti, torture, desaparecidos.
Quel giorno venne soffocato nel sangue il sogno di giustizia sociale e di progresso rappresentato dal governo di Salvador Allende, e ciò accadde non per colpa di un gruppo terrorista ma per la deteminante partecipazione dei “democratici Stati Uniti” che appoggiarono l’ascesa al potere di quel boia e sanguinario Generale.
Come dire: chi è senza peccato scagli la prima pietra..
Anche questo, secondo me, va ricordato oggi insieme alle vittime di Groud Zero.
Posted by Leorol On Novembre - 13 - 20101 COMMENTO
Rangoon: libera Aung San Suu Kyi
Il Nobel che fa paura al regime.
La giunta militare, al potere da 48 anni, ha liberato stamane Aung San Suu Kyi, la leader dell’opposizione e premio Nobel per la Pace 1991, che ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni agli arresti domiciliari.
La leader è uscita dalla sua casa-prigione e ha parlato alla folla di attivisti e giornalisti: «C’è un tempo per il silenzio e un tempo per parlare e invita i suoi sostenitori a tornare domani, quando terrà un discorso, il primo dopo la liberazione. ….
Finalmente!!!
Una buona notizia ogni tanto ci vuole in questo mondo!
Sono felicissimo per lei e per il popolo birmano.
La strada per la democrazia in Birmania (Myanmar per il regime) è ancora lunga, ma oggi si può affermare che è stato fatto un grandissimo passo avanti verso quella direzione.
Spero che questa piccola tenace e dolcissima signora possa riuscire a raggiungere l’obiettivo della sua vita: riportare lalibertà nel suo splendido e scintillante paese.
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